Ott 25, 2018 | Anfibi, Home, sandali, scarpe sportive, Storia delle scarpe, tacchi, Tendenze
Le scarpe di Renè Caovilla sono bellissime. E non lo dico solo io. Sono certa che ne avrai sicuramente viste e sentito parlare. È un’azienda tutta italiana, veneziana per la precisione, che vanta un’esperienza quasi centennale. Non c’è bisogno di troppe parole per descriverle. Ti basterà leggere un po’ della storia di quest’azienda tutta italiana per farti un’idea della qualità e dell’artigianalità che dietro vi si cela. Chi acquista un paio di Caovilla, porta a casa un piccolo capolavoro.
970 Euro
René Caovilla, una storia lunga quasi un secolo
È il 1923 quando Edoardo Caovilla, capostipite della famigerata famiglia, decide di aprire un laboratorio artigianale di scarpe in un piccolo comune in provincia di Venezia. Nel 1934 il piccolo laboratorio si trasforma in una vera azienda, grazie all’intuizione del figlio, Renè Fernando, che dopo aver completato gli studi in design della moda a Parigi e Londra, crea il brand Renè Caovilla. L’azienda oggi è gestita dal nipote di Edoardo, del quale porta lo stesso nome. Questa azienda ha visto tramandarsi esperienza e tradizione per ben tre generazioni della stessa famiglia.
Considerate dei gioielli, le scarpe di Renè Caovilla sono delle vere opere d’arte. Rigorosamente Made in Italy e fatte a mano, queste sculture chiamate scarpe, rappresentano l’eccellenza dell’artigianalità italiana.
A partire dagli anni ’50 Renè adorna le sue scarpe con delle preziosissime opere di oreficeria. Negli anni ’70 Caovilla entra nel mondo del lusso, attraverso collaborazioni con nomi importanti dell’alta moda, come Valentino, Chanel e Dior.
1215 Euro
Le scarpe di Renè Caovilla sono fatte “a regola d’arte”
Iper lussuose creazioni, frutto di generazioni di conoscenza e competenza. Ecco cosa sono le scarpe di Renè Caovilla.
Tra tutti i capolavori artigianali della Maison, non posso non rammentarti l’iconico “Snake Sandal”, ovvero il “sandalo serpente”. Infatti, esposto al Metropolitan Museum di New York fin dal 1975, anno della sua creazione, rappresenta l’emblema del brand.
835 Euro
Renè Caovilla produce solo scarpe da donna e rappresenta l’arte calzaturiera italiana. Questo perché, come afferma lo stesso Renè Caovilla ad una giornalista che lo intervistò, “L’alta moda è donna, se lo ricordi. Non si discute».
675 Euro
970 Euro
970 Euro
970 Euro
1080 Euro
945 Euro
1325 Euro
Vi piacciono le scarpe di Renè Caovilla?
Ott 22, 2018 | Anfibi, ballerine, guida, Home, rimedi, scarpe sportive, Stivali, tacchi, tronchetti
Quando arriva l’autunno, così come ogni mezza stagione che si rispetti, io non so mai cosa mettere ai piedi. Non so se capita anche a te, ma al di là di ogni ragionevole dubbio su quali capi indossare, il mio dilemma principale si rifà sempre alle scarpe.
In effetti l’autunno, come la primavera, è una stagione un po’ imprevedibile e questo sicuramente non aiuta. Per quanto riguarda l’abbigliamento la questione si fa più facile: basta vestirsi a cipolla per essere pronta a qualunque tipo di temperatura e/o intemperia. Ma per le scarpe da indossare in autunno? La questione si fa ardua.
Cose da considerare per capire che scarpe indossare in autunno
Certamente l’autunno, e la mezza stagione in generale, è quel periodo dell’anno in cui le temperature sono tendenzialmente gradevoli, senza picchi particolari né in salita né in discesa. Oserei dire che è la stagione ideale. O almeno, lo sarebbe. Se non fosse per il fatto che le condizioni atmosferiche possono essere imprevedibili.
Proprio per questo occorre essere furbe e saper sfruttare al meglio le scarpe che già abbiamo nell’armadio, prima di buttarsi a capofitto nello shopping sfrenato per la prossima stagione invernale.
Quali sono le scarpe da tenere a portata di mano in autunno?
Sicuramente tutte le scarpe semichiuse o chiuse, ma comunque leggere.
Quindi, via libera a mocassini in tutte le forme e colorazioni.
Piumi 139 Euro
Piumi 179 Euro
Si alle scarpe stringate e alle ballerine.
Ash 265 Euro
Windsor Smith 153 Euro
Ernesto Dolani 240 Euro
Steve Madden 98 Euro
Zign 89,99 Euro
Michael Kors 139,99 Euro
Bene le sneaker (anche quelle più leggere).
Ishikawa 169 Euro
Jeffrey Campbell 140 Euro
Sun 68 99 Euro
Ok agli stivaletti.
Fiorifrancesi 205 Euro
Fiorifrancesi 259 Euro
Juce 195 Euro
Benissimissimo alle mie adorate sling back.
Michael Kors 130 Euro
Ioamolescarpe 219 Euro
E non dimenticarti degli anfibi, magari evita quelli con la pelliccia interna.
Buffalo 145 Euro
Hundred 220 Euro
Meglio aspettare invece per gli stivali più alti e pesanti e per tutte quelle scarpe troppo chiuse ed eccessivamente calde, come i tronchetti di velluto.
Visto che ne abbiamo ancora la possibilità, perché non sfruttare ancora un po’ le temperature miti che le benevole mezze stagioni ci offrono?
Così potrai cogliere l’occasione al volo anche per fare due cose fondamentali. La prima è mettere in ordine il tuo armadio delle scarpe e la seconda è darti la possibilità di valutare bene i tuoi prossimi acquisti in termini di scarpe!
A presto!
-S-
Ott 15, 2018 | cultura, Home, scarpe sportive, Storia delle scarpe, Tendenze
Alzi la mano chi non ha mai posseduto un paio di scarpe Vans! La alzo anche io. Però, anche se, come me, non le hai mai possedute, sono sicura che ne avrai certamente sentito parlare. E soprattutto ne avrai viste tantissime ai piedi di ragazzi e ragazzine. Si, perchè le Vans sono ancora oggi considerate le scarpe dei giovani (non che le altre siano da vecchi, intendiamoci).
Da oltre 52 anni queste scarpe sono ancora sulla cresta dell’onda.
Vans: le scarpe da skateboarder più famose
L’azienda nasce nel 1966 grazie alla passione di Paul e Jim, i fratelli Van Doren. In particolare Paul, che da giovane non aveva voglia di studiare, fu costretto dalla madre a trovarsi un lavoretto in un’azienda di scarpe vicino a casa. Grazie alla gavetta, ma pur sempre In età giovanissima il ragazzo diventò responsabile dell’azienda e dopo qualche mese decise di aprire una piccola azienda di scarpe tutta sua.
Inizialmente le scarpe venivano fabbricate e vendute direttamente al pubblico ad un prezzo che oggi fa sorridere, ovvero tra i 2,5 e i 5 dollari a paio. Negli anni ’60, 2,5 dollari corrispondevano a circa 1.500 Lire. Più o meno 15,80 Euro di oggi. Invece 5 dollari corrispondevano a 3124 lire, l’equivalente di 31,60 Euro (considerando l’inflazione!). In pratica le scarpe Vans venivano prodotte su ordinazione e i modelli erano soltanto tre.
Durante gli anni ’70 ci fu un boom di crescita: più di 70 negozi sparsi per tutta la California.
Tutto andò bene fino agli anni ’80, momento in cui l’azienda cominciò la sua ascesa, fino al 1984, in cui, in seguito a bancarotta i fratelli Van Doren la vendettero alle banche. Solo nei primi anni 2000 l’azienda Vans ha rivisto la luce.
Vans: segni caratteristici
Sicuramente i segni più caratteristici delle Vans sono l’iconica striscia laterale, rigorosamente bianca e la fantasia a scacchi. (foto)
I modelli di punta sono quattro e sono anche i più classici:
Vans Era
Disegnate nel 1976, divennero ben presto le scarpe preferite dagli skateboarder, grazie al colletto imbottito e alle diverse combinazioni di colori.
Era. A partire da Euro 70.
Era. A partire da Euro 70.
Era. A partire da Euro 70.
Vans Old Skool
Nascono nel 1977 e furono le prime scarpe da skate costruite con vari strati di pelle per garantirne la durata e la resistenza nel tempo. La famosa striscia bianca sul lato esterno venne inizialmente disegnata da Paul come uno scarabocchio casuale. Oggi è il segno di riconoscimento delle scarpe Vans, la “striscia jazz”.
Old Skool Euro 90
Vans Slip-On
Anch’esse introdotte nel 1977 disegnate in collaborazione con skateboarder e appassionati di BMX.
Euro 65
Vans SK8-Hi
Introdotte nel 1978, furono un’ulteriore evoluzione dei modelli precedenti. Infatti, essendo più alte, proteggevano le osse della caviglia.
Euro 85
Oggi è possibile trovare le scarpe Vans in tutti i colori e fantasie possibili. Inoltre sul sito è possibile anche customizzare la propria scarpe ideale. Io ci ho provato!
Vi piacciono le Vans?
A presto!
-S-
Ott 4, 2018 | guida, Home, must have, scarpe sportive, Stivali, tacchi, Tendenze, tronchetti
Ti sei sempre chiesta come abbinare le scarpe leopardate? Beh, ultimamente l’ho fatto anch’io e ho trovato degli abbinamenti niente male. Mi sono accorta che prima d’ora, quando pensavo alle scarpe leopardate, avevo sempre avuto l’idea che rendessero un po’ troppo estroso anche l’outfit più elegante. Ma adesso che ci ripenso non è per niente così. Forse è una questione di età o di maturità. Saprai meglio di me che le due cose non vanno affatto di pari passo. Ma torniamo a noi. Questa faccenda delle scarpe leopardate è un po’ come la questione dello smalto rosso: fino ad una certa età ti vergogni a portarlo perché sembra troppo eccessivo, poi invece non puoi più farne a meno. Così, se lo smalto rosso rimane uno dei colori per le unghie tra i più ever green che ci siano, così le scarpe leopardate restano un qualcosa di indispensabile e da possedere assolutamente.
Soprattutto mi sono accorta che abbinare le scarpe leopardate è stato più facile di quello che mi aspettavo. Certo, ho scelto dei look molto sobri, perfettamente intonati con la mia personalità (almeno qualche volta), ma ciò non toglie che nella mia fervida immaginazione abbia pensato anche a qualcosa di molto più coraggioso.
Ancor di più mi sono resa conto di quanto leopardato ci sia in giro. È proprio vero che quando inizi a far caso alle cose, cominci a vederle dappertutto!
Come abbinare le scarpe leopardate: 3 outfit che ti torneranno utili
1. Come primo look ho scelto una roba semplicissima, perfettamente in tono con il mio modo di essere. Jeans chiari non troppo stretti e magliettina bianca. Un look sicurezza per poter sfoggiare qualunque tipo di scarpa. Dalla più sobria alla più folle. Quindi niente di esagerato, ma sicuramente un abbigliamento perfettamente allineato allo stile della mia giornata passata in avanscoperta di Assisi.
2. Abbinare le scarpe leopardate ad un paio di pantaloni neri lo sanno fare tutti. Per questo ho voluto provare ad osare inserendo nel mio look una canottiera e una borsa ugualmente leopardate. Volevo vedere che effetto avrebbe fatto e anche un po’ sfidare chi dice che un solo accessorio leopardato può bastare e avanzare. Direi che qualche volta osare è più divertente!
3. Un abbigliamento casual è un altro giusto compromesso se vuoi abbinare delle scarpe leopardate. In questo caso ho scelto dei biker boots marroni con il gambale, ovvero la parte alta dello stivale, di fantasia leopardata, abbinati a dei pantaloni beige e canottiera marrone. Anche in questo caso aggiungere l’accessorio borsa era facoltativo, ma secondo me ci stava bene.
Adesso di due cose sono curiosa: la prima, se hai mai avuto lo stesso pensiero mio riguardo lo smalto rosso; la seconda, se ti viene in mente qualche altro outfit per abbinare le scarpe leopardate. Hai voglia di azzardare?
A presto!
-S-
Giu 21, 2018 | guida, Home, scarpe sportive, Tendenze
Sneaker e abito elegante insieme, si può? Certamente si! Negli ultimi tempi ho visto look e abbinamenti di tutti i tipi. Fantasie diverse mixate tra loro, pantaloni da ginnastica portati con i tacchi e abiti eleganti indossati con le sneaker. Ad essere sincera questa miscela elegante sportiva non mi convince granchè, ma la moda va sempre e comunque rispettata e soprattutto Chiara Ferragni docet. In fin dei conti ci sono anche tantissimi vantaggi nel poter uscire con un bell’abito elegante e una super comodità ai piedi.
Ovviamente l’importante è sapersi valorizzare sempre. Per questo puoi decidere di indossare sneaker e abito elegante, ma seguendo qualche piccola regola che ti aiuterà a non risultare ridicola.
Attenzione alle lunghezze
Le sneaker, anche quelle molto rialzate, non riusciranno mai a slanciarti quanto un paio di tacchi. Quindi, quando deciderai di indossarle con un abito lungo, presta attenzione alla lunghezza dell’abito. Detto così sembra una follia, ma adesso ti spiego cosa intendo. L’abito lungo non deve essere troppo lungo altrimenti darà l’idea di aver sbagliato scarpe. Ma non deve essere nemmeno troppo corto, ovvero non troppo sopra la caviglia, altrimenti farà l’effetto gamba corta.
Rispetta le proporzioni
Scegli un paio di sneaker che esaltino o meno la grandezza del piede. Ce ne sono di tanti tipi, da quelle più a “panino” a quelle più “fini”. Ad esempio le Converse, essendo molto aderenti al piede, fanno parte della categoria delle scarpe “fini”, mentre le Stan Smith sono più a “panino”. Per mantenere la giusta proporzione tra gamba e piede devi fare i conti con queste due tipologie di sneaker. Così, più il piede risulterà grande, più le gambe sembreranno magre e viceversa. Provare per credere!
Considera il tessuto
A meno che non si tratti di scarpe in pelle, devi fare attenzione a non mescolare tessuti invernali con quelli estivi. Ma questa è un regola che andrebbe rispettata con tutti i capi di abbigliamento, borse comprese.
E la fantasia
Va bene che ultimamente stiamo vedendo in giro di tutto, ma ricordiamoci che, salvo casi eccezionali, non dobbiamo sfilare su un red carpet. Quindi tutto ci è concesso tranne che essere ridicole. Mi raccomando, non esagerare con i mix di fantasie strane e particolari. Nell’indecisione, meglio scegliere delle sneaker di colore neutro o comunque a tinta unita.
E se l’idea di indossare sneaker e abito elegante insieme ancora non ti convince, pensa a Serena Williams. Sai chi è e cosa ha fatto? Considerata la miglior tennista di tutti i tempi, ha osato tantissimo indossando un bel paio di sneaker e abito elegante niente meno che al ricevimento del Royal Wedding di Harry e Meghan, tenutosi nel Castello di Windsor. Se l’ha fatto lei per un’occasione così importante, perché non potresti farlo anche tu?!
Opterai per sneaker e abito elegante per il prossimo evento importante?
A presto!
-S-
Mag 10, 2018 | Home, scarpe sportive, sport, Storia delle scarpe, Tendenze
Le sneaker del brand Saucony continuano a spopolare e pare non abbiano alcuna intenzione di passare di moda. Dagli anni ’80 il marchio Saucony è conosciuto in tutto il mondo grazie al modello Jazz Original, il più famoso del brand.
Ma oltre alle sneaker, Saucony produce tutta una serie di scarpe tecniche adatte agli allenamenti più estremi.
Perchè la Saucony si chiamano Saucony
I nativi americani che abitavano le zone della Pensylvania coniarono il nome Saucony che letteralmente significa “Acque che scorrono con leggerezza”. Infatti il logo Saucony è proprio un’onda.
Le origini
Noi le conosciamo dagli anni ’80, momento in cui le Saucony erano le scarpe per eccellenza per chi praticava running a livello più professionale. Ma le loro origini sono molto più lontane. Nel 1910 un emigrato russo di nome Abraham Hyde aprì un negozio di scarpe a Cambridge, una città del Massachusetts, negli Stati Uniti d’America, in cui produceva pantofole a partire dagli scarti dei tappeti. Queste pantofole divennero molto famose e l’attività crebbe iniziando a produrre anche scarpe da passeggio. Negli anni ’30 iniziò a produrre anche scarpe sportive, pattini da ghiaccio e a rotelle, ma anche scarpe da baseball e da bowling. Durante la seconda guerra mondiale l’azienda produceva gli stivali per l’esercito americano e vinse anche un premio per l’eccellenza nella produzione di queste particolari calzature.
Negli anni ’60 l’azienda, che allora si chiamava “A.R. Hide & Sons”, produsse le calzature per gli astronauti della N.A.S.A.
Fu nel 1977, grazie ad un premio vinto da un piccolo gruppo di appassionati di corsa che indossavano le scarpe Saucony, che il marchio divenne famoso in tutto il mondo.
Oggi le Saucony sono apprezzate e conosciute proprio per le loro doti tecniche di altissima qualità.
Le sneaker colorate
Vuoi dare un tocco di colore ai tuoi look primaverili? Basta abbinarci un paio di Saucony! Anche per la primavera/estate 2018 la collezione propone un sacco di colori nuovi. Non hai che l’imbarazzo della scelta.