Ott 11, 2018 | Home, recensione, Stivali, tacchi
Qualche settimana fa mi sono imbattuta in un paio di stivali bicolore di Fiori Francesi. Non ho saputo resistere e poiché ho trovato un’occasione imperdibile in un outlet, sarebbe stato davvero brutto da parte mia non acquistarli. Non so se il modello appartenga alla collezione dell’inverno passato o a quella ancora prima, ma è stata davvero un’opportunità incredibile visto che erano scontati di oltre il 60%. E poi gli stivali non passano mai di moda. Questi poi hanno un aspetto molto retrò, con la punta squadrata e il tacco largo. Mi sono piaciuti da subito.
Fiori Francesi è un brand nato nel 2007 nel distretto marchigiano, polo calzaturiero italiano per eccellenza. L’azienda è a conduzione familiare e il team di lavoro è caratterizzato da artigiani altamente competenti. E il risultato si vede. Eccome se si vede. Le calzature di Fiori Francesi sono di alta qualità dal momento che le lavorazioni vengono tutte eseguite manualmente.
I modelli prodotti sono molto femminili e al contempo esprimono un carattere forte e deciso. I tacchi larghi, i plateau, ma anche le suole carrarmato in gomma conferiscono a questo brand una personalità davvero unica, per donne che non vogliono rinunciare all’eleganza, ma neanche alla comodità.
Eleganza, comodità e qualità senza tempo
I miei stivali bicolore di Fiori Francesi sono davvero unici nel loro genere. Era da molto che cercavo il giusto compromesso tra eleganza, comodità e qualità. Caratteristiche non sempre facili da trovare in un unico paio di scarpe. Devo confessarti che, presa dall’entusiasmo, ho fatto di nuovo l’errore di acquistare mezza taglia in meno rispetto al mio numero abituale (perderò mai quest’attitudine?!) e quindi ho dovuto fare ricorso ai rimedi per allargare le scarpe troppo strette. Ma a parte questo piccolo intoppo, adesso sono riuscita a renderle comodissime. Anche perché la pelle è morbidissima e hanno già preso la forma del mio piede.
Il tacco quadrato e l’altezza di 8,5 centimetri gli conferiscono una portabilità eccellente senza rinunciare ad un glorioso e sacrosanto slancio. Mentre la punta leggermente squadrata concede un tocco retrò che ultimamente non mi dispiace affatto. Anzi, a pensarci bene lo sto ricercando continuamente. Il tacco rivestito di pelle li rende un po’ vulnerabili al ghiaino e ai pavimenti scoscesi, ma proverò a concedergli qualche attenzione in più pera farle sopravvivere alla mia sbadataggine perseverante.
Il mio voto a questi stivali
Aspetto estetico 9
Comodità 8
Materiali e componenti 9
A presto!
-S-
Apr 23, 2018 | Home, must have, recensione, tacchi, Tendenze
Le scarpe di ioamolescarpe sono finalmente disponibili online alla pagina SHOP! Ho voluto presentartele con tutto l’entusiasmo possibile e sono felicissima di vedere che stanno riscuotendo un grande successo!
Ma lascia che ti mostri nel dettaglio le caratteristiche delle TiAmo.
Soletta comfort
Le scarpe di ioamolescarpe sono dotate di una soletta interna comfort. Cosa significa? Che è stata studiata appositamente per garantire un appoggio confortevole della pianta del piede. In pratica sono le stesse solette utilizzate per i modelli di scarpe ortopediche. Se sei abituata a portare tacchi molto alti sicuramente conosci bene il beneficio di una soletta comfort.
55 millimetri di tacco
TiAmo ha un tacco di 55 millimetri, l’altezza ideale per delle scarpe che possono essere calzate per tutto il giorno. Si tratta infatti di un’altezza media ancora in grado di slanciare, ma non così eccessiva da provocare disagi durante la camminata. D’altronde per me era essenziale che fossero così comode da poterle indossare anche per molte ore. In piedi, camminando, di corsa! Per te che sei dinamica!
Modello slingback
Ovvero le scarpe aperte dietro con il cinturino sul tallone, dal fascino bon ton. Sempre attuali, di moda da oltre 60 anni! Un modello classico, ma contemporaneo. Adatto alla mezza stagione, ma anche alle serate estive più glamour!
Tomaia in nappa
Ho scelto appositamente questo materiale morbidissimo per garantire un comfort totale della calzata, ed evitare l’attrito tra la tomaia e le dita dei piedi.
Grigio chiaro natur e argento
Un colore neutro, ma fascinoso. Hai pensato ad un colore che non stia bene con il grigio chiaro? Perché a me proprio non è venuto in mente. Però ho voluto arricchire TiAmo con un tocco argentato: il laccetto posteriore e il tacco sono di nappa argentata, per rendere le scarpe ancor più luminose. L’argento ti permette di cambiare stile in base al tuo outfit! Cosa scegli oggi? Business, Bon ton, fashion o glam rock?
Fiocco rimovibile
Il fiocco, che solitamente regala un’impronta glamour e fiabesca, l’ho voluto rendere rock squadrandolo! La cosa più divertente è che è intercambiabile, quindi…lo puoi togliere, rimettere o cambiare. Infatti per il momento sono disponibili due colori. Un fiocco per ogni occasione!
Vuoi maggiori informazioni? Scrivi a info@ioamolescarpe.it
-S- review
Ovviamente non potevo presentarti le mie TiAmo senza prima averle testate personalmente.
TiAmo e…arrivare a fine giornata dopo aver calzato per ore ed ore le stesse scarpe e non avere dolore alla pianta del piede è praticamente un miracolo per me. Con le TiAmo di ioamolescarpe non ho avuto questo problema.
55 millimetri rappresenta per me l’altezza ideale del tacco per delle scarpe che possono essere calzate tutto il giorno.
Se come me sei infastidita di avere la scarpiera piena di scarpe bellissime, ma adatte ad essere indossate al massimo un paio d’ore, magari seduta a cena, be, sappi che TiAmo non è fra questo tipo di scarpe. Siccome il mio armadio delle scarpe è pieno di calzature così, proprio non posso più sopportarne più l’idea.
TiAmo e…la tomaia in nappa, un materiale morbidissimo! Infatti uno dei miei punti deboli quando indosso le scarpe chiuse in punta sono proprio le dita. Ho indossato TiAmo per ore, ho camminato, sono stata in piedi, e i miei piedi sono tornati a casa sani e salvi: nessun dolore e nessun danno.
TiAmo e…il fiocco rimovibile: amo la versione bianca, adoro la versione argento. Ti ho già detto che lo puoi applicare anche ad altre scarpe che già possiedi?!
Ho testato le scarpe di ioamolescarpe con una certa meticolosità perché volevo essere davvero sicura. Per precisione i chilometri percorsi con ai piedi TiAmo sono stati 31. Il giorno in cui le ho tenute ai piedi per più tempo ho percorso 12 chilometri circa. I miei piedi sono estremamente delicati, per precauzione, dato che era la prima volta dopo mesi in cui calzavo scarpe senza calze nè calzini, ho passato sulle dita uno stick antivesciche. A parte questo piccolo accorgimento iniziale, nessun doloretto ai miei piedi!
Sono pienamente soddisfatta, TiAmo sono diventate le mie scarpe comode per eccellenza. Se voglio essere glamour ed elegante ma stare comoda, sono le prime scarpe a cui rivolgo il pensiero.
Se ti piacciono, e ne sarei felicissima, le puoi acquistare qui: https://www.ioamolescarpe.it/shop/
-S-
Se invece ti piacerebbe ricevere qualche informazione in più, puoi scrivermi a serena@ioamolescarpe.it
Mar 22, 2018 | Home, recensione
Vagando per il web in cerca come sempre di un paio di scarpe da acquistare, mi sono imbattuta nelle Lady Dragon di Melissa e Vivienne Westwood. Che devo dirti, me ne sono innamorata all’istante. Si, lo so, mi innamoro facilmente, ma come poteva non succedere?!
Si tratta di un paio di scarpe completamente in gomma dalla forma retrò e decisamente molto femminile. Non potevo proprio non acquistarle.
Le scarpe Lady Dragon di Melissa e Vivienne Westwood nascono proprio da una collaborazione tra i due brand già dal lontano 2008. Viene definita una delle collaborazioni più durature nel mondo della moda.
Melissa è un marchio brasiliano che produce scarpe e accessori in plastica, mentre Vivienne Westwood è una stilista londinese, nonché esperta di musica, che ha saputo trasformare in moda lo stile punk.
Le scarpe di Melissa e Vivienne Westwood hanno saputo reinventarsi anno dopo anno, collezione dopo collezione, mantenendo uno stile sempre fresco e spiritoso.
Sono realizzate in gomma completamente riciclabile e attenzione, attenzione…profumano di frutta!
Le Lady Dragon di Melissa e Vivienne Westwood sono davvero versatili perché si tratta di un modello intramontabile: il classico modello slingback, che lascia il tallone scoperto, ma sostenuto da un cinturino. La punta è peep toe, ovvero con un’apertura che lascia scoperta solo la punta dell’alluce. Per quanto riguarda i colori e gli accessori applicati sulla tomaia, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Io ho scelto quelle nero opaco con l’orbitale.
Come calzano le Lady Dragon
Per quanto riguarda la taglia, ho avuto un po’ di difficoltà nel decidere perché il sito non offre molte possibilità per misurare la pianta del piede e non esprime la lunghezza della soletta in centimetri. Per cui mi sono dovuta arrangiare richiamando alla mente formule matematiche e di misurazione astrofisiche applicate alla scienza atomica. A parte gli scherzi, per le scarpe aperte o comunque molto scollate, solitamente acquisto un 36,5, ma in questo caso sul sito ufficiale la proposta era un 35/36 che passava direttamente ad un 37. Mi sono ricordata che le mie infradito Ipanema, sempre made in Brasile, calzano più piccole rispetto alle numerazioni italiane, per cui dovetti acquistare un 38. Quindi ho cercato di fare un ragionamento razionale e alla fine per le Lady Dragon di Melissa e Vivienne Westwood ho deciso di ordinare un 37. Ho fatto bene, perché calzano alla perfezione il mio piede. Quindi, se deciderai di acquistarle anche tu, ti consiglio, nel caso di mezze misure, di considerare mezza taglia in più.
Purtroppo, essendo un modello prettamente primaverile/estivo, non ho avuto molto modo di testarle con le mie lunghe camminate, ma per quel poco che sono riuscita a calzarle, devo dire che mi aspettavo di peggio vista l’altezza del tacco (sono pur sempre 10 centimetri) e il materiale non proprio traspirante. Ti terrò aggiornata appena avrò occasione di portarle più spesso.
Il mio voto a queste scarpe:
aspetto estetico 10
comodità 7, ma aggiornerò il post più avanti
materiali e componenti 8
Ti piacciono? Cosa ne pensi?
Gen 25, 2018 | recensione, tacchi
Le Lucy di Jimmy Choo sono un vero capolavoro di eleganza e comodità. Un modello che viene riproposto di anno in anno cambiando colori e fantasie. Ne esistono tre versioni: tacco da 10 centimetri, da 8,5 e flat. Impossibile non accontentarti!
10 centimetri
8,5 centimetri
flat
Le mie Lucy di Jimmy Choo risalgono ad un paio di anni fa, risultato di un regalo di compleanno davvero molto speciale.
La tomaia in tessuto scamosciato, il taglio asimmetrico e il cinturino alla caviglia non hanno bisogno di descrizioni eccentriche e artificiose per farti capire l’eleganza e la finezza che queste scarpe emanano già di per sé. Inoltre la suola in cuoio particolarmente flessibile, rendono le Lucy di Jimmy Choo tra le scarpe più comode del mio armadio, nonostante i 10 centimetri di altezza.
Ho scelto, tra le numerose proposte, il colore grigio chiaro. Un colore che secondo me sta bene con tutto e esula dal solito nero di cui abbiamo gli armadi pieni. È l’acquisto più consapevole che abbia mai fatto.
Chi è Jimmy Choo?
Un nome che mi avrai sentito rammentare un sacco di volte. Jimmy Choo, all’anagrafe Jimmy Choo Yeang Keat, nasce nel 1961 in Malesia e il suo cognome è frutto di un errore dell’ufficio anagrafe. La sua famiglia produceva scarpe e Jimmy all’età di 11 anni crea il suo primo paio di calzature. Nel 1983 si laurea al Cordwainers Technical College, università della moda londinese e nel 1989, all’età di 25 anni, apre il suo laboratorio di scarpe nella parte est di Londra, in un edificio di un vecchio ospedale ormai abbandonato. Una delle prime clienti di Jimmy Choo è la principessa Diana e anche grazie a questo Vogue dedicò un articolo di ben otto pagine al giovane stilista emergente. Le sue creazioni cominciarono ad essere richieste in tutto il mondo.
Nel 1996 nasce la collaborazione con Tamara Yeardye Mellon, redattrice accessori di Vogue British. Da questa collaborazione prende vita la Jimmy Choo Ltd e nel 1997 viene aperta a Londra la prima boutique di scarpe firmate Jimmy Choo.
Nel 2000 aprono negozi a Los Angeles e New York e nel 2001 Jimmy Choo vende metà del suo brand per dedicarsi solo alla linea di alta moda. E’ nel 2007 che, per festeggiare i 10 anni dalla creazione del brand, viene lanciata una Vintage Collection per celebrare i 10 modelli più importanti che hanno reso Jimmy Choo famoso in tutto il mondo.
Nel 2011 l’azienda viene acquistata dal Gruppo Labeloux per 600 milioni di dollari. Oggi Jimmy Choo produce anche occhiali, borse e accessori e una linea di scarpe da uomo.
Inutile dirti che le sue scarpe compaiono a più riprese nella serie tv Sex and the City, che ha contribuito a renderle note al mondo intero. Ne sappiamo qualcosa noi shoeaholic.
Quali sono le tue Lucy preferite?
Dic 21, 2017 | Anfibi, must have, recensione
Gli scarponcini impermeabili Timberland sono sicuramente un capo intramontabile. La sua storia nasce molto tempo fa, precisamente nel 1973 in Massachusetts, dopo che la Abington Shoe Company ebbe introdotto una nuova tecnologia che permetteva di fondere la suola al resto della scarpa dando vita a delle calzature completamente impermeabili. Nacque così lo scarponcino Timberland. La società cambiò addirittura nome per sfruttare al massimo il successo dei suoi scarponcini.
Successivamente iniziò a produrre anche altre tipologie di calzature, ma quando pronunciamo il nome Timberland la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente il classico scarponcino.
Negli anni ’80 queste calzature divennero ancora più popolari grazie al movimento dei Paninari, di sottocultura giovanile e caratterizzato dall’ossessione per l’abbigliamento di marca.
Oggi Timberland è un’azienda impegnata a sostenere l’ambiente attraverso una politica che prevede numerose iniziative e la produzione del brand è davvero molto vasta: spazia dalle calzature all’abbigliamento per finire con gli accessori.
I miei scarponcini impermeabili Timberland
L’anno scorso mi sono decisa ad acquistare due paia di scarponcini Timberland.
Timberland Authentics Fold-Down*
Timberland Glastenbury Fleeces*
Poco dopo aver acquistato il modello Glastenbury Fleeces, ho scoperto che sono andati fuori produzione e sono stati sostituiti da un modello simile, il Londyn.
Timberland Londyn*
Ti confesso che in effetti faccio fatica a portare ai piedi i classici scarponcini perché, seppur splendidi nel loro genere, hanno una linea troppo maschile per i miei gusti personali. Però si sono rivelati utilissimi in caso di freddo intenso e addirittura sulla neve. In effetti è stato un acquisto studiato in quanto avevo bisogno di un paio di scarpe comode e che potessero proteggermi dal freddo glaciale di New York in febbraio. Quando sono partita non avevo avuto modo di collaudarli e quindi non sapevo se sarebbero stati comodi e caldi.
Devo dire che con una media di circa 16 chilometri a piedi ogni giorno per una settimana non avrei potuto testarli meglio.
Per quanto riguarda i materiali, la suola è in gomma e questo permette di creare un isolamento dal terreno consentendo al piede di restare caldo, mentre la tomaia è di pelle e camoscio impermeabili. E’ praticamente impossibile bagnarsi i piedi. I modelli che ho scelto hanno anche l’interno in pile, simile ad una finta pelliccia e quindi il comfort e il calore sono assolutamente garantiti.
Per la calzata mi sento di consigliarti mezzo numero in più rispetto al tuo abituale per le scarpe chiuse. Considera anche che con tutta probabilità in inverno indosserai calzini più spessi e quindi è sempre meglio stare larghi sulla calzata.
Quasi dimenticavo! Il gambale di entrambi questi modelli può essere sollevato o risvoltato, a seconda dei tuoi gusti personali.
Il mio voto a queste scarpe:
Aspetto estetico 9, pur considerando che il genere non è proprio il mio, ma la linea è davvero piacevole
Comodità 9
Materiali e componenti 10
Hai anche tu degli scarponcini Timberland, oppure hai optato per gli stivali col tacco?
A presto!
-S-
*Link di affiliazione. Significa che, in qualità di Affiliato, io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati attraverso i link che inserisco. I prezzi dei prodotti non cambiano.
Dic 7, 2017 | Home, recensione, tronchetti
I tronchetti o Ankle Boot di Primark, noto brand low cost, mi hanno lasciata senza parole e ho deciso di scrivere la mia recensione.
Conoscevo già Primark da alcuni anni, ovvero dalla mia prima volta a Londra, quando mi sono imbattuta in Primark per dare libero sfogo ad uno dei miei momenti di shopping compulsivo. Avevo acquistato di tutto, ma proprio di tutto: bustine di plastica o di stoffa (adoro le bustine), burro di cacao di tutte le forme e profumazioni, calzini, pigiama, magliette, ciabatte, abitini e spazzolini, lenzuola e copripiumini, ma mai e poi mai mi ero azzardata ad acquistare un paio di scarpe.
In verità avevo sempre considerato la qualità delle scarpe di Primark bassa, a prescindere, però per i tronchetti mi son dovuta ricredere. Ho provato anche altri modelli, ma sono risultati sempre piuttosto duri da portare. Intendo duri nell’anima: i décolleté e gli stivali sono duri sulle punte, così come le scarpe da ginnastica.
I tronchetti low cost di Primark: la mia recensione
Invece i tronchetti Primark sono risultati comodi fin da subito: il tacco è di un’altezza giusta, la pianta è abbastanza larga e la soletta interna molto morbida. La sensazione mentre le calzo è quella che si possano sbriciolare da un momento all’altro, tanto sono morbide, ma nella realtà dei fatti non è ancora successo. Quindi che dire? Per il prezzo che mi son costate è stato davvero un acquisto consapevole. Consapevole del fatto che probabilmente dureranno poco, ma fanno la loro bella figura.
Le fantasie dei tronchetti Primark sono davvero le più disparate, così come i colori sono quelli in voga in questo momento dell’anno. Io ho scelto qualcosa di particolare visto che le ho considerate un acquisto per una stagione, quindi mi son sbizzarrita e sono andata su colori e fantasie che sicuramente non porterò tutti i giorni.
Ovviamente è chiaro che i materiali con cui sono fatte non sono dei migliori. La suola è in gomma e la tomaia è in finto velluto. Sono made in China.
La linea dei tronchetti è molto ben proporzionata e persino il tacco è rivestito. La calzata è giusta e quindi, se decidi di acquistarli, ti consiglio di prendere il tuo numero abituale per le scarpe chiuse. Altri modelli invece calzano più stretti, come le scarpe da ginnastica o gli stivali a tacco alto.
Il mio voto a queste scarpe:
aspetto estetico 8,5
comodità 9
materiali e componenti 5
Ovviamente, se mi si dovessero polverizzare ai piedi ti tengo aggiornata. Per adesso stanno reggendo da qualche settimana.
Hai mai acquistato delle scarpe di Primark? Qual è la tua esperienza?