Mar 23, 2020 | Home, must have, sandali, tacchi, Tendenze
Quest’estate vedremo tantissimi sandali imbottiti. Lo so che sembra proprio un controsenso chiamarli così, ma non saprei come altrimenti descriverli. Probabilmente li avrai visti sfilare ai piedi di qualche star già lo scorso anno. Infatti i sandali mule in nappa imbottita di Bottega Veneta sono state le scarpe più ricercate del terzo trimestre del 2019, secondo Lyst, il motore di ricerca di prodotti del settore moda. Come ogni tendenza, anche questa era destinata a rimanere sulla cresta dell’onda almeno per un altro anno. E infatti, eccoci qui a parlarne.
Bottega Veneta, Euro 680 e 990
Sandali imbottiti: colori e brand
Oltre al nero e beige, che sono i colori che da sempre tendiamo a preferire, le proposte sono davvero tante. Punte squadrate e colori inusuali, generalmente difficili da trovare, ma che rispondono al trend della prossima estate sembrano essere due prerogative assolute.
Il tacco alto invece è solo un’opzione e non una caratteristica fondamentale. Entrambi i modelli di Bottega Veneta vengono proposti infatti anche in versione flat, ovvero senza tacco.
Euro 1290
Euro 1490
Euro 1290
Anche altri brand stanno proponendo sandali imbottiti. E il caso di Proenza Schouler e Gia X Pernille Teisbaek.
Proenza Schouler, Euro 645
Proenza Schouler, Euro 495
Gia X Pernille Teisbaek, Euro 299
Sandali effetto imbottito
Se ti piace l’idea del sandalo imbottito, ma la tomaia ti sembra troppo ingombrante, ci sono modelli realizzati con pellami meno voluminosi ma che strizzano l’occhio al trend di questa stagione, ovvero l’effetto imbottito.
Proenza Schouler, Euro 455
Wandler, Euro 450
Saint Laurent, Euro 545
Balenciaga, Euro 495
Se guardando questi modelli di sandali è stato amore a prima vista, allora sei già pronta per pensare al tuo prossimo acquisto. Ma se invece ancora non sei convinta, non preoccuparti. Prima di poter scoprire i piedi manca ancora un po’ e hai tutto il tempo per metabolizzare questa nuova tendenza.
Ti piacciono?
A presto!
-S-
Mar 20, 2020 | Home, must have, sandali, tacchi, Tendenze
Sembra che i sandali infradito con il tacco siano tornati. Direttamente dagli anni ’90, questa primavera estate 2020 assisteremo ad un revival. Si tratta di modelli ridotti ai minimi termini in fatto di lacci e sostegno al piede. Nella maggior parte dei modelli il piede rimane infatti quasi completamente scoperto e bene in vista. Ma ci sono anche alcuni modelli con qualche laccio o listino in più a dare sostegno anche alla parte posteriore del piede.
Sandali infradito con il tacco per tutte
Se ti piacciono le infradito e il piede scoperto non ti spaventa, questa tendenza scarpe per la primavera estate 2020 diventerà il tuo must have. I sandali infradito sono disponibili con tacco alto, medio o basso. Dal più largo al più stretto. E se temi slogature e poca stabilità potrai sempre optare per i modelli con laccio posteriore. Le tipologie di sandalo infradito con il tacco sono molte e per tutte le tasche. Puoi scegliere tra diverse opzioni, dai modelli sabot che richiamano lo stile bon ton, a quelli con listino sulla parte posteriore del piede. E non mancano strass, lustrini, frange e pellami particolari. Se per vari motivi l’idea dell’infradito classico non ti allieta, le varianti con listini incrociati possono essere una valida opzione. Perché, pur garantendo lo stesso risultato, l’effetto ottico e la stabilità saranno completamente diversi.
Miista, Euro 290
Dorateymur, Euro 315
Jeffrey Campbell, Euro 105
Mari Giudicelli, Euro 393
By Far, Euro 320
Sandali infradito con il tacco: prezzi e brand
Come per ogni altro trend, anche per questa tendenza moda scarpe si possono trovare varie alternative. Il mio consiglio rimane quello di privilegiare sempre i brand Made in Italy, per tutti i motivi che ti ho spiegato già in alcuni articoli. Ma se hai intenzione di toglierti lo sfizio spendendo poco, troverai comunque delle valide alternative.
Mra & Mine, Euro 380
Paris Texas, Euro 345
Cult Gaia, Euro 420
Studio Amelia, Euro 295
Euro 94,95*
Euro 139,99*
Euro 49,99*
Euro 34,99*
Euro 49,99*
Che ne pensi, saranno tue?
A presto!
-S-
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Mar 18, 2020 | guida, Home, Organizzare le scarpe, rimedi
Quale migliore occasione per mettere in ordine la scarpiera. In questi giorni di quarantena semi forzata ho fatto pulizie straordinarie in tutta casa e ho lasciato per ultime quelle dell’armadio e della scarpiera. Che sono anche gli spazi che maggiormente preferisco ostentare, ma che poi non mostro quasi mai perché sono spesso disordinati. Un bel controsenso, non credi?! Ma oggi mi sono finalmente dedicata a questi due spazi e sono pronta a darti qualche dritta per mettere in ordine anche la tua di scarpiera.
E se la scarpiera non ce l’hai?
Per anni non ho avuto una scarpiera. E mi sono arrangiata a collocare le mie amate scarpe nei posti più assurdi che riuscivo a trovare nella mia camera, come sotto al letto o su mensole. Adesso che vivo da sola mi sono presa la rivincita per il torto subito per troppi anni e ho costruito una scarpiera vera. E non parlo del classico armadietto porta scarpe che si appoggia al muro. Ma di un mobile grande e in grado di ospitare al suo interno decine di paia di scarpe. Quando ho cambiato casa il fattore scarpiera era una prerogativa a cui non volevo rinunciare. Però ci sono tanti spazi in casa che probabilmente non hai mai preso in considerazione e se anche tu sei nella mia stessa situazione di qualche mese fa, ti consiglio di leggere il mio articolo su come organizzare le scarpe in poco spazio. Troverai un’idea facilmente realizzabile per creare una scarpiera fai da te.
Come mettere in ordine la scarpiera
Dopo aver svuotato tutta la scarpiera, comincia con il pulire perbene tutti i ripiani. Ti consiglio di effettuare la prima passata con della carta del rotolo da cucina inumidita, giusto per togliere il grosso dello sporco. Poi utilizza una spugna di quelle per pulire la cucina, bagnata in una soluzione di acqua e spray sgrassatore. Dopo aver sciacquato la spugna con sola acqua, ripassala diverse volte, fino a quando non avrai portato via tutto lo sgrassatore. Poi asciuga con della carta. A questo punto inizia la fase del riordino. A tal proposito, tempo fa ti avevo parlato di come organizzare l’armadio delle scarpe per il cambio di stagione. Si tratta di indicazioni sempre valide e che ti consiglio di seguire per controllare periodicamente lo stato delle tue scarpe ed avere sempre a portata di mano i modelli che indossi più spesso. In più ho recentemente scoperto una vera rivoluzione per la pulizia profonda delle nostre scarpe. Si tratta della sanificazione con ozono che permette di eliminare batteri, cattivi odori e muffa. Ti parlerò più approfonditamente di questo sistema di igienizzazione in un articolo dedicato. Non appena finirà la quarantena e potrò tornare dal calzolaio che ha effettuato questo trattamento sulle mie scarpe che non ho ancora ripreso.
Per pulire le scarpe
Se, già che ci sei, vuoi dare anche una bella pulita alle tue scarpe, ti rimando agli articoli che parlano proprio di come pulire le scarpe di vari materiali e di come lavare le sneaker bianche.
Consigli pratici per mettere in ordine la scarpiera
Svuota tutta la scarpiera adagiando tutte le scarpe in maniera ordinata sul pavimento. Questo ti eviterà di perdere tempo dopo nell’appaiarle di nuovo.
Cerca di mantenere più ordine possibile anche se stai smantellando un’intera scarpiera. Io adotto questa tecnica anche per il cambio dell’armadio. Vedere troppo caos intorno mi demoralizza e non riesco poi più a capire da che parte iniziare. Anche perché, nel caso in cui dovesse sopraggiungere un’altra cosa urgente da fare immediatamente, sono sicura che non lascerò tutte le scarpe sparpagliate a casaccio nel corridoio.
Inizia sempre dai ripiani più alti. Lo sporco e la polvere cadranno in basso e partendo dall’alto eviterai di dover pulire due volte.
E adesso che hai tutte le istruzioni, non ti resta che mettere in ordine la tua scarpiera.
A presto!
-S-
Feb 27, 2020 | cultura, Home, Storia delle scarpe
La storia delle scarpe nel 1700 ha visto l’introduzione di molte novità. Passeggiare nelle città prima del 1700 non era un’attività piacevole. Le strade erano sporche, dissestate e pericolose. La spazzatura giaceva ovunque, non esistevano ancora i marciapiedi e si potevano incontrare ladri e truffatori di ogni sorta. Solo chi non poteva permettersi una carrozza, si spostava a piedi .
Verso la metà del 1700 nelle maggiori città europee molte cose iniziarono a cambiare e vennero costruiti i primi marciapiedi. Così tante persone cominciarono a spostarsi a piedi più volentieri. Anche se c’erano comunque delle limitazioni. Infatti in alcuni quartieri le strade erano accessibili solo a persone appartenenti a certi ceti sociali che venivano riconosciute dalle scarpe indossate.
Storia delle scarpe nel 1700: ruolo simbolico
Le scarpe avevano un valore simbolico molto importante perché contraddistinguevano il rango delle persone. I tacchi alti erano associati alla ricchezza perché, oltre ad elevare la statura, non permettevano lunghi spostamenti a piedi. Quelle in pelle, dalla punta arrotondata e rigorosamente senza tacco erano invece associate alle classi più povere.
Le scarpe da uomo erano costruite in pelle e quindi più resistenti, proprio come quelle delle donne di basso rango. Mentre le scarpe per donne altolocate erano di stoffa ricamata, delicate a tal punto che dovevano essere indossate con dei sovrascarpe.
In quest’epoca solitamente i colori e i ricami delle scarpe erano sempre abbinati a quelli dell’abbigliamento indossato.
Luigi XIV, re di Francia
Luigi XIV, re di Francia, che soleva indossare tacchi rossi, concesse questo privilegio solo a quelle persone appartenenti alla sua stessa corte. Per questo i tacchi rossi divennero simbolo indiscusso di raffinatezza, eleganza e aristocrazia. D’altronde Parigi era considerata il centro del gusto e delle novità in fatto di moda e proprio per questo veniva copiata da tutte le altre città europee. Motivo per cui quegli stessi tacchi rossi divennero molto popolari in Inghilterra. Anche se gli scrittori satirici inglesi avevano l’abitudine di prendere in giro i francesi e la loro moda che li rendeva goffi e sgraziati nei movimenti.
L’importanza delle fibbie
Durante il 1700 le fibbie sostituirono i lacci e i fiocchi e divennero presto simbolo di stile, distinzione ed espressione di un vero e proprio status simbol. Le fibbie avevano anche una duplice funzione. Venivano infatti utilizzate per differenziare le scarpe da uomo da quelle da donna dal momento che erano pressappoco uguali, entrambe molto robuste e dotate di tacco. Inoltre ornare le scarpe con fibbie diverse e intercambiabili permetteva di utilizzare la stessa calzatura per occasioni diverse. Esistevano moltissimi tipi di fibbie, in oro, argento, ottone e decorate con strass e pietre.
Le scarpe verso la fine del 1700
Alla fine del ‘700 le calzature da donna iniziarono a differenziarsi da quelle maschili. In Francia, che ancora dettava legge in fatto di moda, venivano prodotte scarpe in raso, piatte, strette e dalla punta quadrata. Decisamente molto meno resistenti. Per questo motivo ne venivano acquistate di più e di conseguenza aumentò la produzione di calzature. Ciò accelerò anche le innovazioni in campo calzaturiero. Nel periodo dell’Illuminismo inoltre iniziarono a svilupparsi anche i concetti di salute e igiene. E molti materiali difficilmente lavabili, iniziarono ad essere sostituiti con altri come cotone e lana, utilizzati già in antichità e considerati più igienici. Finalmente anche le calzature venivano viste in relazione alla salute del corpo. Motivo per cui scarpe troppo strette e tacchi troppo alti iniziarono ad essere considerati dannosi per la salute. A quei tempi c’erano motivi di credere che le deformità acquisite potessero essere trasmesse ai figli. E questo era un motivo in più per evitare di calzare scarpe troppo scomode che potevano provocare malformazioni. I calzolai ricevettero precise dritte affinché producessero scarpe in grado di incentivare la salute delle persone. Iniziò a nascere il mito del piede piccolo per le donne e il calzolaio bravo era considerato colui in grado di fabbricare scarpe che facevano sembrare il piede piccolo.
A presto!
-S-
Feb 24, 2020 | Home, must have, recensione, scarpe sportive, Tendenze
Come promesso ecco la mia Recensione sulle Stan Smith. Si tratta del modello di scarpe Adidas più venduto dell’ultimo mezzo secolo. E finalmente sono pronta a raccontarti come calzano veramente, come si allacciano, come si puliscono, quali sono le differenze rispetto alle Converse Chuck Taylor e dove puoi acquistarle se non l’hai ancora fatto. Mettiti comoda perché sto per raccontarti tutto quello che avresti sempre voluto sapere, ma non hai mai trovato da nessuna parte.
Recensione Stan Smith: sono comode?
Le Stan Smith sono tra le scarpe più comode della mia scarpiera. E te lo dico dopo averle testate per tre giorni consecutivi e averci camminato per circa ventidue chilometri. Ti avevo già parlato dei quattro motivi per non indossare le stesse scarpe per più giorni consecutivi, ma in questo caso ho fatto un’eccezione. Ed il risultato è stato davvero sorprendente perché ho scoperto che le Stan Smith sono davvero comode. Non me l’aspettavo perché qualche anno fa le avevo provate in negozio e non ero rimasta per niente convinta visto che le avevo trovate davvero troppo dure. Da questo presumo che negli ultimi anni possa esserci stato un miglioramento dei materiali scelti. Ad ogni modo non ho avvertito nessun tipo di doloretto, nemmeno nei punti per me più critici come il tallone, la parte esterna del piede o qualche dita del piede.
Come calzano le Stan Smith
Le Stan Smith calzano regolarmente il tuo numero di scarpe abituale. Anche questa è stata una scoperta sorprendente. Se mi segui da un po’ saprai che parlare di calzata regolare è una cosa piuttosto insolita per me. Il mio numero di scarpe cambia a seconda del modello che provo. Ad esempio se provo delle scarpe aperte scelgo mezzo numero in meno rispetto a delle calzature chiuse come gli stivali. Per le scarpe da ginnastica invece acquisto sempre almeno un numero in più, a volte anche uno e mezzo. Ad ogni modo per le Stan Smith ho acquistato il 37, quello che considero il mio numero abituale.
Come si allacciano
Ho scelto la classica allacciatura incrociata. Ma ci sono tantissimi modi per allacciare le scarpe. Io mi sono trovata bene con questa anche se i lacci rimangono piuttosto lunghi dopo aver fatto il fiocco. Infatti cerco sempre di nasconderli dentro la scarpa, ripiegandoli ai lati della linguetta. Se non ami particolarmente i lacci puoi sempre pensare alle Stan Smith con gli strappi. Parlo proprio degli strappi in velcro tipici delle scarpe da bambini. Ma li trovo così adorabili anche per le scarpe da adulto che sto già pensando al mio prossimo acquisto.
Come si puliscono
Trattandosi di scarpe in pelle bianca, ogni sera appena tolte, le strofino con uno straccio pulito e inumidito per togliere un po’ di sporco superficiale. Quando sono presenti delle macchie più resistenti allora utilizzo del latte detergente o dei prodotti specifici. Per suggerimenti più approfonditi e testati, ti consiglio di dare un’occhiata all’articolo su come lavare le sneaker bianche.
Stan Smith vs Converse Chuck Taylor
Se sei indecisa tra questi due modelli, forse qualche dritta potrà aiutarti. Cominciamo dal fattore comodità. Pur essendo un’amante appassionata di Converse, sarò oggettiva, le Stan Smith sono più comode. E lo sono da subito. Quando ho scritto la mia recensione sulle Converse Platform ti avevo detto che, come per tutte le Converse, anche quelle avevano dei punti deboli. Punti deboli che non ho trovato nelle Stan Smith. Per quanto riguarda la versatilità, per me è un pareggio in quanto entrambi questi modelli si prestano bene ad essere abbinati ai look più disparati. Forse le Converse, con il loro aspetto più affusolato, rendono un po’ meno ginnico il look. In pratica si tratta di due modelli completamente diversi, entrambi super cool e in grado di trasformare qualsiasi look in qualcosa, a mio avviso, di più ricercato.
Le Stan Smith sono estive o invernali?
Difficile definire delle sneaker estive e/o invernali perché si tratta pur sempre di scarpe basse che lasciano la caviglia scoperta. Ma, a parte ciò, direi che esiste sia una versione estiva che una invernale. Come si distinguono? Dall’imbottitura interna e dalla linguetta. Nella variante invernale la parte interna delle scarpe è più morbida e confortevole rispetto alla variante estiva che invece è più fine e anche più rigida. In special modo la linguetta. Io ho preferito la versione invernale proprio perché la linguetta batteva troppo rigidamente sul collo del piede.
Quanti colori esistono
Esistono diverse varianti di colore. Dal classico modello in pelle bianco con le rifiniture verdi, fino alla versione completamente nera. Le rifiniture sono disponibili in tantissimi colori, rosa, rosso, verde acqua, azzurro e chi più ne ha più ne metta. Oppure puoi preferire la versione tutta bianca, senza dettagli in vista. A te la scelta. Io ho optato per il classico bianco e verde, la versione veramente originale.
Dove acquistare le Stan Smith
Le mie le ho acquistate su Amazon, ma puoi trovarle anche su altri siti per acquistare scarpe online. Se hai bisogno di qualche dritta, forse leggere i 9 consigli pratici per acquistare scarpe online potrebbe esserti utile.
Curiosità
Qualche tempo fa ho pubblicato diversi articoli che avevano come protagoniste proprio queste scarpe, le Stan Smith. Recentemente sono state rivisitate attraverso due collaborazioni importanti. Sto parlando di Stan Smith per Prada e per Stella McCartney, che le arricchite di lacci arcobaleno e stemma del proprio volto su una singola scarpa. Ma se vuoi sapere tutto della storia delle Stan Smith allora clicca sul link.
Spero che questa Recensione sulle Stan Smith ti sia stata utile, ma se hai ancora qualche domanda non esitare a scrivermi via mail a serena@ioamolescarpe.it. Sarò felice di risponderti.
A presto!
-S-
Feb 17, 2020 | Home, must have, sandali, tacchi, Tendenze
Oggi voglio parlarti delle scarpe a pois, una fantasia forse un po’ insolita per le scarpe. Ma visto che i pois saranno una delle tendenze moda nell’abbigliamento per la primavera estate 2020 e visto che in questo blog parliamo di scarpe, ho pensato di conciliare le due cose.
Premetto che sono un’amante irriducibile della fantasia pois. Pois ed è subito Vivian Ward di Pretty Woman che assiste alla partita di polo sfoggiando tutta l’eleganza e il portamento di cui Julia Roberts è capace. Pois ed è subito bon ton. Quindi, se stai per chiedermi se indossare delle scarpe a pois potrebbe in qualche modo atterrirmi, la risposta è no. Sicuramente meno delle scarpe in fantasia tartan.
A riprova del fatto che amo le scarpe a pois, c’è un acquisto che ho fatto qualche tempo fa e che avevo recensito per te. Delle scarpe del brand L’Amour che custodisco con cura nella mia scarpiera.
Come abbinare le scarpe a pois
Quando si tratta di scarpe dalle fantasie che si fanno notare, un po’ più sfacciate rispetto ai più anonimi monocromatici, il mio suggerimento è sempre quello di abbinare outfit a tinta unita. Solitamente sullo stesso tono della fantasia delle scarpe, in questo caso del pois. Il risultato sarà senz’altro una tenuta in stile bon ton ed elegante, sicuramente ricercata, ma senza particolari eccessi. Per le mie scarpe ho scelto un mini dress bianco con inserti in pizzo. Ma mi piace molto anche indossarle con tailleur nero, giacca e pantalone dal taglio maschile. Non le ho mai indossate con i jeans perché ho preferito scegliere dei capi di abbigliamento un po’ diversi dal solito. Anche per dare un’impronta più chic a queste scarpe.
Manolo Blahnik, Euro 725
Manolo Blahnik, Euro 695
Balenciaga, Euro 695
Ti piacciono?
A presto!
-S-