Gli scarponcini impermeabili Timberland: la mia recensione
Gli scarponcini impermeabili Timberland sono sicuramente un capo intramontabile. La sua storia nasce molto tempo fa, precisamente nel 1973 in Massachusetts, dopo che la Abington Shoe Company ebbe introdotto una nuova tecnologia che permetteva di fondere la suola al resto della scarpa dando vita a delle calzature completamente impermeabili. Nacque così lo scarponcino Timberland. La società cambiò addirittura nome per sfruttare al massimo il successo dei suoi scarponcini.
Successivamente iniziò a produrre anche altre tipologie di calzature, ma quando pronunciamo il nome Timberland la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente il classico scarponcino.
Negli anni ’80 queste calzature divennero ancora più popolari grazie al movimento dei Paninari, di sottocultura giovanile e caratterizzato dall’ossessione per l’abbigliamento di marca.
Oggi Timberland è un’azienda impegnata a sostenere l’ambiente attraverso una politica che prevede numerose iniziative e la produzione del brand è davvero molto vasta: spazia dalle calzature all’abbigliamento per finire con gli accessori.
I miei scarponcini impermeabili Timberland
L’anno scorso mi sono decisa ad acquistare due paia di scarponcini Timberland.
Poco dopo aver acquistato il modello Glastenbury Fleeces, ho scoperto che sono andati fuori produzione e sono stati sostituiti da un modello simile, il Londyn.
Ti confesso che in effetti faccio fatica a portare ai piedi i classici scarponcini perché, seppur splendidi nel loro genere, hanno una linea troppo maschile per i miei gusti personali. Però si sono rivelati utilissimi in caso di freddo intenso e addirittura sulla neve. In effetti è stato un acquisto studiato in quanto avevo bisogno di un paio di scarpe comode e che potessero proteggermi dal freddo glaciale di New York in febbraio. Quando sono partita non avevo avuto modo di collaudarli e quindi non sapevo se sarebbero stati comodi e caldi.
Devo dire che con una media di circa 16 chilometri a piedi ogni giorno per una settimana non avrei potuto testarli meglio.
Per quanto riguarda i materiali, la suola è in gomma e questo permette di creare un isolamento dal terreno consentendo al piede di restare caldo, mentre la tomaia è di pelle e camoscio impermeabili. E’ praticamente impossibile bagnarsi i piedi. I modelli che ho scelto hanno anche l’interno in pile, simile ad una finta pelliccia e quindi il comfort e il calore sono assolutamente garantiti.
Per la calzata mi sento di consigliarti mezzo numero in più rispetto al tuo abituale per le scarpe chiuse. Considera anche che con tutta probabilità in inverno indosserai calzini più spessi e quindi è sempre meglio stare larghi sulla calzata.
Quasi dimenticavo! Il gambale di entrambi questi modelli può essere sollevato o risvoltato, a seconda dei tuoi gusti personali.
Il mio voto a queste scarpe:
Aspetto estetico 9, pur considerando che il genere non è proprio il mio, ma la linea è davvero piacevole
Comodità 9
Materiali e componenti 10
Hai anche tu degli scarponcini Timberland, oppure hai optato per gli stivali col tacco?
A presto!
-S-
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